17 Septiembre 2019 10:00 | Sala Valle Inclán, Círculo de Bellas Artes
Intervento di Federico Mayor Zaragoza
Le dichiarazioni su religioni e cultura di pace in occasione degli incontri che si sono tenuti a Barcellona nel 1994 e a Lille nel 2009, manifestano un totale consenso da parte di tutte le fedi a favore della fraternità, della solidarietà umana e della convivenza pacifica.
Ora stiamo entrando nell'Antropocene, l’era in cui, per la prima volta nella storia, l'umanità è minacciata da processi potenzialmente irreversibili. Le attività di natura umana stanno progressivamente deteriorando l'ambiente ed è necessario agire senza indugio per proteggere la Terra come supremo luogo di culto.
È necessario un nuovo concetto di sicurezza in cui la difesa dei territori tenga debitamente conto della qualità della vita degli esseri umani che vi abitano. È assolutamente intollerabile che ogni giorno 4 miliardi di dollari vengano investiti in armamenti e altre spese militari mentre migliaia di persone, la maggior parte dei quali bambini da 1 a 5 anni, muoiono di fame e povertà estrema. Nulla ci si può aspettare dall'attuale sistema neoliberista che ha portato i governi del mondo nelle mani di gruppi plutocratici (G6, G7, G8, G20). È urgente promuovere e sostenere un multilateralismo democratico, un rafforzamento del sistema delle Nazioni Unite per garantire una vita dignitosa di tutti gli esseri umani attraverso le cinque priorità delle Nazioni Unite: cibo, acqua, salute, cura dell'ambiente, istruzione.
Dall'origine dei tempi, l’assoluto potere maschile ha regnato secondo il perverso detto: "Si vis pacem, para bellum", "Se desideri la pace, prepara la guerra". Solo da tre decenni in qua, "Noi, i popoli" siamo consapevoli di ciò che accade in tutto il mondo e possiamo esprimerci liberamente. E, particolarmente importante, i "popoli" sono già donne e uomini e quindi può realizzarsi la transizione da una cultura di imposizione, dominazione, violenza e guerra a una cultura di incontro, dialogo, conciliazione, cooperazione e alleanza. Dalle ragioni della forza alla forza della ragione. Da "para bellum" a "para verbum".
Quest'anno ricorre il XX anniversario della Dichiarazione e Programma di azione per una cultura di pace e il Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha convocato un forum speciale per celebrarla e promuoverla nel comportamento quotidiano.
Tutti gli esseri umani hanno uguale dignità senza alcun tipo di discriminazione per genere, etnia, ideologia, religione, cultura ... Negli ultimi anni le donne stanno progressivamente diventando "la pietra angolare della nuova era", come sottolineato dal presidente Nelson Mandela " perché le donne eccezionalmente usano la forza ... mentre gli uomini solo eccezionalmente non la usano ”.
Ora, per proteggere veramente la libertà di culto in tutto il mondo, dobbiamo seguire la Risoluzione dell'Assemblea Generale del settembre 2015 intitolata precisamente "Trasformare il nostro mondo", mettendo in pratica gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ( SDG = Sustainable Development Goals). I cittadini vivono nelle città, non più da spettatori ma da attori nel promuovere la democrazia e il multilateralismo democratico, essendo consapevoli della loro cittadinanza mondiale e quindi con l’obiettivo di promuovere la pace su scala globale, al fine di proteggere il pianeta, luogo di culto dell'umanità.
- http://www.adiadialogal.com/wp-content/uploads/2017/09/DECLARACI%C3%93N-DE-BARCELONA-1994.pdf
- http://fund-culturadepaz.org/spa/DOCUMENTOS/DECLARACIONES,%20RESOLUCIONES/CULTURA%20DE%20PAZ%20Y%20DERECHOS%20HUMANOS/Lille_Declaration_on_a_Culture_of_Peace.pdf
- http://www.un-documents.net/a53r243a.htm
- https://www.un.org/pga/73/wp-content/uploads/sites/53/2019/06/Concept-Note-20th-anniversary-Culture-of-Peace.pdf)