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Dalla vigilia delle Torri gemelle all’inaugurazione della Sagrada Familia

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I capi religiosi riuniti ogni anno dalla Comunitá di Sant’Egidio erano a Barcellona dieci anni fa, pochi giorni prima dell’11 settembre. L’attacco alle torri gemelle fece credere al mondo che gli sforzi di far dialogare le religioni fossero inutili. Ma il crollo delle torri non ha fatto crollare la loro tenacia, e a conclusione di un decennio di conflitti le religioni tornano a Barcellona. «Siamo convinti – ha detto il Presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo – che pregare e impegnarsi per la pace abbia portato grandi frutti. Basti pensare alla pacificazione della Costa d’Avorio, agli sforzi di questi giorni in Guinea Conacry, o alle 90mila persone che in Africa hanno accesso alle cure come in qualsiasi paese dell’Occidente».

Nella cittá catalana saranno presenti 350 rappresentanti delle religioni mondiali, e il cardinale di Barcellona, Lluis Martinez Sistach, ha fatto riferimento a questo evento come adunanza di una famiglia dei popoli, che è la famiglia di Dio, tema fondante del messaggio di Benedetto XVI. E questo incontro, secondo il cardinale, è in «grande relazione» con la visita del Papa che agli inizi di novembre verrá ad augurare la Sagrada Famiglia, come a indicare la strada di una nuova convivenza e solidarietá per il nuovo decennio alle porte.