Sala della Pace

Roma: Via delle Quattro Fontane, 109

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L'antico Monastero di Sant'Egidio fu fondato nel 1601 presso la chiesina di S. Lorenzo in Ianiculo. All’inizio del ‘600 la chiesetta era pericolante: il capitolo della prospiciente Basilica di Santa Maria in Trastevere (che ne deteneva i diritti) la concesse nel 1610 ad un devoto macellaio, Agostino Lancellotti, perché la restaurasse. Aiutato dalle generose offerte della principessa di Venafro, restaurò la chiesa, ne cambiò la denominazione, dedicandola a Sant’Egidio Abate e la concesse con la casa annessa alle Carmelitane Scalze. Nel frattempo le monache avevano ottenuto un’altra chiesa vicina consacrata ai SS. Crispino e Crispiniano che fu inglobata nel loro convento. Questa fondazione di epoca medievale era conosciuta in passato col nome di San Biagio in Trastevere o dei Velli, ed aveva assunto il nome di Crispino e Crispiniano quando, nella seconda metà del XVI secolo fu concessa alla Compagnia dei Calzolai. Per non avere due chiese nello stesso monastero decisero di demolire la chiesa di Sant’Egidio e di ricostruire, nel 1630, la chiesa dedicandola anche alla Madonna del Carmelo, come si sull’iscrizione dedicatoria sulla facciata: “B.V. Mariae de Monte Carmelo dicatvm a. salutis MDCXXX”. 

L’interno della chiesa si presenta ad unica navata. Di particolare interesse, il monumento funebre di Veronica Rondinini Origo di Carlo Fontana Carlo Fontana (Rancate, Canton Ticino 1638–Roma, 1714) e la tela raffigurante Sant'Egidio Abate con la cerva di Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio (Pomarance, 1553–Roma, 1626). 

Dal 1973 parte del convento è divenuto la sede principale della Comunità. 

All'interno, nella sala che un tempo costituiva il refettorio, si svolsero a partire dal 10 luglio 1990 i negoziati che hanno portato la pace in Mozambico , firmata a Roma il 4 ottobre 1992.

Le trattative di pace per il Mozambico La targa nella Sala della Pace

 


da Sant'Egidio: La storia del Santo e delle Chiese a lui dedicate

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30 Settembre 2013 16:30

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Cristiani e musulmani in dialogo



Presiede

Jan De Volder

Università Cattolica di Lovanio, Belgio


Intervengono

John Olorunfemi Onaiyekan

Cardinale, Arcivescovo di Abuja, Nigeria

Sayyed Salih al-Hakeem

Docente di diritto islamico, Iraq

Mahmoud Azab

Università di Al Azhar, Egitto

Guy Harpigny

Vescovo cattolico, Belgio

Husejin Smajić

Mufti di Sarajevo, Bosnia e Erzegovina

Marc Stenger

Vescovo cattolico, Francia