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Filip Vujanovic

Presidente della Repubblica del Montenegro
 biografia

Illustri rappresentanti politici e dignitari religiosi,
Stimati partecipanti all'Incontro Mondiale per la Pace,
Signore e Signori

Gli Incontri Mondiali per la Pace, oggi giunti a Sarajevo, promuovono i valori eterni per i quali si impegnano da anni – vale a dire la pace e il dialogo tra le comunità religiose, le culture dei popoli e degli stati, la coesistenza come precondizione per la sopravvivenza e il progresso. Ringraziando la Comunità di Sant'Egidio, alla quale va il merito per i nostri incontri, desidero confermare con la mia partecipazione a questo incontro che il Montenegro condivide i valori fondamentali che costituiscono la missione e il messaggio dei nostri incontri. Essi sono particolarmente importanti per la regione dei Balcani occidentali, tenendo conto della sua complessità etnica, culturale e religiosa nonché la storia dei suoi Stati. Pertanto, sono molto lieto che il nostro incontro si svolga a Sarajevo.

Sarajevo è il simbolo dell'inizio e della fine del XX secolo che è stato un secolo drammatico, e il fatto che oggi questa città sia il luogo in cui giungono leader di tutte le religioni del mondo, numerosi capi di Stato e di Governo, rappresentanti delle più importanti organizzazioni internazionali e intellettuali di spicco da tutto il mondo rappresenta un’espressione di speranza e di convinzione che il XXI secolo sarà un periodo di pace e di cooperazione fruttuosa tra le varie comunità, tra gli Stati e i popoli della regione, in Europa e nel mondo. La pace e la cooperazione non sono raggiunte una volta per tutte, ma devono essere costantemente promosse e incoraggiate. Questo è il motivo per cui gli incontri annuali organizzati dalla Comunità di Sant'Egidio sono di eccezionale valore.

Il Montenegro è riuscito, nonostante le grandi tentazioni, a preservare la pace nel drammatico periodo della storia passata, e negli ultimi sei anni dal rinnovo della sua indipendenza, si è affermato come un fattore di stabilità e un modello della regione. Esso continuerà negli sforzi volti a migliorare la cooperazione regionale e internazionale, nonché la cooperazione tra le numerose comunità religiose ed etniche che lo costituiscono. Sono anche rassicurato dal fatto che le prospettive per il Montenegro e per l'intera regione risiedono nel processo di integrazione nell'Unione europea, e in questo senso, gli Stati e i popoli di questa regione non hanno alcun dubbio perché appartengono all’Europa, non solo in termini geografici, ma anche in termini di storia e cultura. Questo è importante non solo per essi, ma anche per l'Unione Europea, che non sarà completa senza di loro.

Desidero augurare a tutti i partecipanti un lavoro fruttuoso, certo che i risultati dell’Incontro Mondiale per la Pace a Sarajevo saranno molto significativi e duraturi.