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Marco Impagliazzo: "C'è bisogno di luoghi concreti per incontrarsi stabilmente.Nella crisi noi europei siamo diventati più duri, ma meno forti"
Preghiera per la paceDialogoEcumenismoBarcellonaSpirito di Assisi"Il nostro è un tempo difficile, in cui i discorsi hanno perso forza e attrattiva, approfondire sembra difficile - così Marco Impagliazzo alla conferenza stampa finale del Meeting di Barcellona - e l'uomo europeo nella crisi è diventato più duro ma meno forte".
Per il presidente della Comunità di Sant'Egidio si registra "la mancanza di visioni, non si riesce a dire come si vorrebbe l'Europa del futuro. Ma la grande vocazione dell'Europa è costruire una casa comune, dove ognuno porta i suoi valori e la sua identità".
Tracciando alcuni risultati della tre giorni catalana, Impagliazzo ha affermato: "Il nostro incontro ha contribuito al dialogo israelo-palestinese, evitando lo stallo sul problema degli insediamenti. Abbiamo posto il problema del rapporto con l'Africa, che non può essere lasciata solo alla Cina. Abbiamo rilanciato una presenza islamica moderata, che ha molto da dire ai propri paesi".
"Il nostro incontro - ha continuato Impagliazzo - vuole dare concretezza al bisogno di incontro. Tanti momenti di dialogo sono finiti, la nostra carovana invece continua, e tanti si aggiungono o le rappresentanze crescono: così è per la Cina, la Russia e l'Islam."