Sono Koei Morikawa, Tendaizasu, il 257° sacerdote patriarca del buddismo Tendai. Vengo da un luogo sacro del buddismo giapponese, il Monte Hiei, situato vicino a Kyoto, in Giappone. L’incontro di preghiera per la pace dei leader religiosi mondiali promosso da Sua Santità il papa Giovanni Paolo II ebbe inizio 30 anni fa. Si è tenuto in tanti luoghi dell’Europa e oggi è tornato al suo punto di partenza, Assisi. È una delle occasioni più felici dei 91 anni della mia vita poter pregare con i leader religiosi mondiali, e con tutti voi, riuniti qui in questo evento per le persone che hanno bisogno di sostegno.
La storia ci ha mostrato che la pace conseguita con la forza sarà rovesciata con la forza. Noi dovremmo sapere che la preghiera e il dialogo non sono la via più lunga, ma la più breve per arrivare alla pace. Non possiamo, tuttavia, sottovalutare la corrente di movimenti mondiali che divide il dialogo dall’unità e dalla cooperazione ed esige isolamento e potere. Questa tendenza può produrre odio auto-centrato, rabbia e pure antipatia.
Buddha l’Illuminato ci ha insegnato che “l’odio non è cancellato dall’odio; l’odio può essere cancellato soltanto abbandonando l’odio”. Saicho, il fondatore del buddismo Tendai in Giappone, ci insegna a curare l’odio con la virtù, e San Francesco d’Assisi ci insegna a portare l’amore dove esiste l’odio.
Per creare un mondo virtuoso e di amore laddove esistono l’inimicizia e l’odio, noi, religiosi, dobbiamo pregare insieme mano nella mano e continuare a fare del nostro meglio. Da questo punto di vista, la presenza di Sua Santità ci incoraggia tutti.
Il prossimo anno sarà il 30° da quando abbiamo iniziato l’”Incontro di preghiera la pace dei leader religiosi mondiali” che si tiene sul Monte Hiei, in Giappone, nello spirito di Assisi. Io prego sinceramente che le preghiere ininterrotte da parte delle varie organizzazioni da Est a Ovest con l’obiettivo di unire l’umanità arriverà a Dio e Buddha con certezza. Grazie molte per la vostra attenzione.
Gassho (preghiera con le palme unite)